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giovedì 30 dicembre 2010

Buon anno a tutti voi!!!


Auguri di buon anno a tutti voi cari bambini, alle vostre famiglie e a tutti quanti frequentano il nostro blog!

martedì 28 dicembre 2010

Noi della IVC Scuola "Tomaselli" così abbiamo scritto al Signor Presidente


Noi scolari della IV C della Scuola Tomaselli abbiamo deciso di scrivere una lettera al Presidente della Repubblica e già l'abbiamo spedita. Adesso la invieremo anche a cronaca in classe, sperando che ce la pubblichino.
Avendo visto che la lettera non si legge, la digito qui di seguito.

Egregio Signor Presidente della Repubblica Italiana
o.le Giorgio Napolitano
Piazza del Quirinale
Roma
Egregio Signor Presidente,
siamo scolari della IVC della Scuola Primaria Tomaselli di Palermo e Le scriviamo per metterLa al corrente di un nostro grave problema. I nostri genitori veramente hanno detto che non era il caso di scrivere a Lei che ha tanti altri problemi da risolvere, anche più gravi. Noi invece pensiamo che anche il nostro sia un problema grave: siamo rimasti senza la nostra aula, senza la nostra Scuola, dove i tetti sono danneggiati a causa di infiltrazioni, le aule quindi sono inagibili. Non è stato necessario che qualcuno ci spiegasse il significato della parola "inagibile", perchè lo abbiamo capito da soli, quando il 17 Novembre siamo usciti l'ultima volta dalla nostra aula e non l'abbiamo più rivista. Lì c'erano tutte le nostre cose: le cartine geografiche, il mappamondo, i cartelloni, le piantine che coltivavamo con cura, i lavoretti di Natale appena cominciati... Adesso invece non abbiamo più niente! La maestra ha racchiuso l'essenziale in una scatola di cartone e siamo diventati come gli emigranti, sempre con la valigia in mano. E anzi ci è andata bene fino ad ora: siamo in un piccolo ambiente nella succursale della nostra Scuola, però siamo tristi: è trascorso un mese e a Scuola non vediamo nemmeno un operaio. Chissà quando e se ritorneremo nella nostra Scuola! Signor Presidente ci può aiutare? Ci siamo rivolti a Lei che è la persona più autorevole d'Italia. Noi speriamo di sì e fiduciosi aspettiamo una Sua risposta. Le auguriamo Buon Natale.
Gli scolari della IVC Tomaselli
via Abruzzi, 2
Palermo

mercoledì 22 dicembre 2010

Il mago di Natale di G. Rodari e degli scolari della IV C


S’io fossi il mago di Natale
Farei spuntare un albero di Natale
In ogni casa, in ogni appartamento
Dalle piastrelle del pavimento,
ma non l’alberello finto,
di plastica, dipinto
che vendono adesso all’Upim:
un vero abete, un pino di montagna,
con un po’ di vento vero
impigliato tra i rami,
che mandi profumo di resina
in tutte le camere,
e sui rami i magici frutti: regali per tutti.
Poi con la mia bacchetta me ne andrei
A fare magie
Per tutte le vie.
In via Nazionale
Farei crescere un albero di Natale
Carico di bambole
D’ogni qualità,
che chiudono gli occhi
e chiamano papà,
camminano da sole,
ballano il rock an’roll
e fanno le capriole.
Chi le vuole, le prende:
gratis, s’intende.
In piazza San Cosimato
Faccio crescere l’albero
Del cioccolato;
in via del Tritone
l’albero del panettone,
in via Buozzi
l’albero dei maritozzi,
e in largo Santa Susanna
quello dei maritozzi con la panna.
Continuiamo la passeggiata?
La magia è appena cominciata:
dobbiamo scegliere il posto
all’albero dei trenini:
va bene piazza Mazzini?
Quello degli aeroplani
Lo faccio in via dei Campani.
Ogni strada avrà un albero speciale
E il giorno di Natale
I bimbi faranno
Il giro di Roma
A prendersi quel che vorranno.
Per ogni giocattolo
Colto dal suo ramo
Ne spunterà un altro
Dello stesso modello
O anche più bello.
Per i grandi invece ci sarà
Magari in via Condotti
L’albero delle scarpe e dei cappotti.
Tutto questo farei se fossi un mago.
Però non lo sono,
che posso fare?
Non ho che auguri da regalare:
di auguri ne ho tanti,
scegliete quelli che volete,
prendeteli tutti quanti.


Fin qui ha parlato Gianni Rodari
Ora parliamo noi magari!
S’io fossi il mago di Natale
Dato che abito a Palermo,
per la mia città tutte quelle
belle speranze confermo!
Ne avrei delle altre però
E se mi ascoltate
Ve le dirò!
In via Regione Siciliana
Chiuderei il traffico
Un giorno alla settimana,
niente clacson e strombazzare
un po’ di spazio per passeggiare.
E nella vicina via Sciuti
Io vorrei i cassonetti sempre vuoti
Senza rifiuti!
In via Romagna
Farei spuntare una campagna.
In via Giusti
Farei crescere dolci
Di diversi gusti.
E in via Umberto Giordano
Farei apparire un tulipano,
anzi un melograno.
In via Principe di Palagonia
Farei spuntare una gelateria,
che sarebbe la nostra vanteria!
In viale Michelangelo
Ci sarebbe un albero
Con un grande angelo.
In piazza Politeama
Assieme all’albero
Ci sarebbe una campana
E magari la calza della Befana.
In via Libertà
Ci sarebbe un campo di lillà!
Ma fra tutte le magie
Da vedere per le vie
Ce n’è una un po’ speciale
Che vorrei in questo Natale!
Hai presente la via Lazio?
C’è una scuola che vacilla
Io vorrei, con un incanto,
far tornare tutto quanto
aggiustato e riparato.
La mia Scuola in un baleno
Messa a posto per lo meno!

domenica 19 dicembre 2010

Siamo anche noi al "Mercatino di Natale" della S.P.I.A.

Bambini cari, grazie per essere venuti; con alcuni di voi ci siamo incontrati, altri saranno venuti in un orario in cui io non c'ero. Se avete delle foto, mandatemele, così potrò modificare il video, che intanto ho preparato con quelle foto che avevo.
Ci vediamo domani!

sabato 18 dicembre 2010

SPIA TGS

Anche noi c'eravamo...Seguiranno le foto!

Un mese è trascorso e non si muove foglia

Ricordate il provvedimento di chiusura disposto il 17 / 11 / 2010 dal Comune di Palermo relativo a n° 10 aule del plesso Tomaselli? Un mese è trascorso da quel giorno e non si muove foglia. Un bimbo mi ha detto qualche giorno fa:"Hanno finito i lavori di riparazione?" Beata innocenza! Pensava che tutto procedesse come in ogni normale famiglia, dove, quando c'è un guasto, repentinamente si pensa a ripararlo.
Penso che dovrò spiegare loro il significato di un vocabolo...spiegherò cosa vuol dire BUROCRAZIA

martedì 7 dicembre 2010

Ritorna il mercatino di Natale


Anche quest'anno ritorna il mercatino di Natale, in via Magliocco, organizzato dall'Associazione S.P.I.A.

Noi, insieme ai nostri compagni della quarta B, parteciperemo il 18 con i nostri lavoretti, che abbiamo nel tempo preparato,...anzi datevi da fare...avete ancora un po' di giorni per produrre qualcosa!

Anche il Giornale di Sicilia ha parlato di noi e del nostro impegno per questa nobile causa



mercoledì 1 dicembre 2010

Al signor Sindaco di Palermo...

Dato il disagio in cui siamo, e dato che in questi giorni, tra i testi narrativi, ci siamo occupati della lettera, i bambini si sono espressi così...Non aggiungo nemmeno una virgola

Gent.mo sign. Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria

Palermo.
Gent.mo sign.Sindaco, le chiediamo di provvedere alla sistemazione dei tetti della scuola Santi Sottile Tomaselli di Palermo. Le chiediamo di provvedere al più presto perché a noi alunni i doppi turni non piacciono anche perché ci fanno saltare i nostri impegni pomeridiani: per alcuni il nuoto, per altri il calcetto, il catechismo e per gli altri gli impegni con il dentista oppure le cure mediche ma soprattutto ci hanno fatto saltare il progetto “Palermo nella Storia”e per questo siamo tutti molto tristi.
Sappiamo che state vedendo per le chiese ma vi chiediamo di sbrigarvi perché dei genitori dei miei compagni non li possono accompagnare di pomeriggio. Io sono fortunato perché, anche se mia madre è maestra, ho le mie sorelle e mia nonna che mi possono accompagnare(mio padre non c’è perché lavora a Milano).
Speriamo che lei provveda al più presto.
Distinti saluti
Manfredi Mavaro

Gent.mo sig. Sindaco
Piazza Pretoria
Palermo

Gent. mo sig. Sindaco,
mi permetto di scriverle perché nella mia scuola Tomaselli ci sono delle infiltrazioni e vorrei che mandasse degli operai per sistemare il tetto.
Io e i miei compagni siamo stati costretti a lasciare la nostra aula , i nostri banchi, le nostre sedie e abbiamo dovuto rinunciare ai progetti ecc ecc.
Vorrei delle sistemazioni adeguate a noi bambini di 4° C, quindi le chiedo di provvedere al più presto.
Distinti saluti e grazie per la pazienza.

Palermo, 1 dicembre 2010
Sofia Varrica.



Gent. Mo sig. Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria,
Palermo
Nella mia scuola Tomaselli ci sono dieci aule inagibili, perché nel tetto ci sono delle infiltrazioni, e c’è il rischio che ci cadano addosso, com’è successo in 4° D, che addirittura ci è piovuto dentro. E noi in questa classe, dove siamo adesso non abbiamo niente, nè carta per fare fotocopie, nè carte geografiche, nè mappamondo eccetera. Abbiamo dei banchi molto piccoli e le sedie sono molto basse, per scrivere ci dobbiamo abbassare tutti quanti. Dobbiamo fare doppi turni e per questo le chiedo se può gentilmente provvedere a queste cose al più presto.
Cordiali saluti.
Gabriele Mazzamuto
Palermo 1 Dicembre 2010


Gent.mo Sig. Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria,

Palermo.

Gent.mo Sig. Sindaco, mi permetto di scriverle per raccontarle il problema che abbiamo a scuola.
Nella mia scuola, Santi Sottile Tomaselli in alcune classi di quarta, ci sono infiltrazioni d’ acqua, tra cui la mia, la 4 c. adesso ci troviamo in una classe di 1a e ci sono banchi e sedie piccoli, piccoli. Siamo costretti a fare i doppi turni a settimane alterne, non siamo contenti di andare a scuola di pomeriggio perché abbiamo le attività pomeridiane. Sig. Sindaco le prego di provvedere al più presto.
Distinti saluti

ALICE BIANCO
Palermo 1 Dicembre 2010



Gent.mo sig. SindacoD. Cammarata
Piazza Pretoria
Palermo


Gent.mo sig. Diego Cammarata mi permetto di scriverle perché volevo farle presente nei suoi compiti di molto impegno che alla scuola Tomaselli in Via Abruzzi n.2 ci sono gravi problemi a causa di infiltrazioni d’acqua e i tetti delle aule molto fragili. In attesa del fondo cassa comunale per ripararli, i bambini sono costretti a dover fare i doppi turni una settimana sì e una no.La prego di prendere dei provvedimenti idonei per l’istruzione dei bambini. La ringrazio per
avermi ascoltato.
Cordiali saluti.

Palermo,1 Dicembre 2010
Anna Maria Cancelliere


Gent.mo Signor Sindaco Diego Cammarata
Piazza Pretoria
Palermo.
Nella mia scuola Tomaselli ci sono dieci aule inagibili tra cui la 4 C che è la mia classe. A me e alla mia classe ci hanno spostato in una classe di prima con i banchi bassi e siamo costretti a fare i doppi turni.In alcune classi che hanno chiuso ci pioveva dentro tra cui nella 4 D.
Signor Cammarata le chiedo di provvedere al più presto al nostro grave
problema.


Cordiali Saluti
Enrico Troia

Palermo, 1 Dicembre 2010


Gent.mo Signor Sindaco D. Cammarata
Piazza Pretoria
Palermo

Gent.mo Signor Sindaco,
nella scuola Tomaselli di via Abruzzi a causa delle piogge i tetti sono fragili e stanno cadendo.
Per fortuna se ne sono accorti, altrimenti ci sarebbero caduti in testa. La cosa fastidiosa è che noi abbiamo 9 anni e stiamo nei banchi dei bambini di 6 anni e non è finita qui. Infatti dobbiamo fare i doppi turni e i miei genitori spendono troppi soldi per le baby sitter. Per favore, signor Sindaco, può ritirare un po’ di tasse per pagare gli operai e ristrutturare la classe?
Le auguro buon lavoro.

Sebastiano Antoci

Palermo,1 dicembre 2010

martedì 23 novembre 2010

Cara classe mia...

Allora bambini, a me la nostra classe manca e a voi?
Volete esprimervi per continuare questi versi che ho cominciato a comporre io?
Marta dice
A questa questione
vogliamo trovare la soluzione!
La classe che verrà

tanta felicità porterà.
Roberta dice
Storia, geografia, grammatica
inglese, narrativa e matematica!
Dobbiamo ricominciare a gonfie vele,
tutti felici insieme a Lei maestra Adele!
Sofia dice
La nostra aula ci manca tanto,
la maestra, i compagni,
i libri e anche i banchi.
Allo studio vogliamo tornare
senza compiti non sappiamo che fare.

lunedì 22 novembre 2010

Emergenza a Scuola

Penso che tutti siate al corrente della situazione in cui ci troviamo. Per maggiore chiarezza vi posto qua la decisione adottata dal Consiglio di Circolo, così come è stato già pubblicato dall'ins. Platino.


A causa del provvedimento di chiusura disposto il 17 / 11 / 2010 dal Comune di Palermo relativo a n° 10 aule del plesso Tomaselli, il Consiglio di Circolo, per garantire la prosecuzione delle lezioni, ha deliberato l’attivazione provvisoria del doppio turno nelle more di trovare con l’Amministrazione Comunale soluzioni più adeguate.



1a SETTIMANA ( dal 22 al 27 novembre)

TURNO ANTIMERIDIANO

CLASSI: 1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D - 3a A - 3a B

ORARIO DELLE LEZIONI:
1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D → 7,55 – 13,00
3a A - 3a B → 7,55 – 13,30

PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO ANTIMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’

TURNO POMERIDIANO

CLASSI:
3a C - 3a D - 4a A - 4a B - 4a C - 4a D - 5a A - 5a B - 5a C - 5a D

ORARIO DELLE LEZIONI:

PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO POMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ → 13,30 – 18.00
IL SABATO → 8 – 13,00
2a SETTIMANA ( dal 29/11 al 4/12/2010)

TURNO ANTIMERIDIANO

CLASSI:
3a C - 3a D - 4a A - 4a B - 4a C - 4a D - 5a A - 5a B - 5a C - 5a D

ORARIO DELLE LEZIONI: 7,55 – 13,30

PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO ANTIMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO DAL LUNEDI’ AL VENERDI’


TURNO POMERIDIANO

CLASSI: 1a A - 1a B - 1a C - 2a A - 2a B - 2a C - 2a D - 3a A - 3a B

ORARIO DELLE LEZIONI:

PER TUTTE LE CLASSI DEL TURNO POMERIDIANO LE ATTIVITA’ SI SVOLGERANNO
DAL LUNEDI’ AL VENERDI’ → 13,55 – 18,00
IL SABATO → 8,00 – 13,00

LA DIREZIONE

Inoltre vi informo che domani alle ore 16,30 nei locali del plesso Umberto Giordano ci sarà un incontro con l'assessore comunale.

lunedì 15 novembre 2010

Caro blog non essere triste

Caro Blog non ti abbiamo dimenticato, ma a scuola internet non funziona.
Cercheremo di scriverti da casa, sperando che presto a scuola riparino internet.
Saluti Marta

martedì 7 settembre 2010

E fra poco si ricomincia!!!

Carissimi bambini, avete guardato il calendario? Fra poco si ricomincia...Siete contenti o un po' dispiaciuti? Io credo un po' e un po'. Ho indovinato? Certo è un po' triste che le vacanze volgano al termine, ma sarà bello rivederci, raccontarci le nostre esperienze, mostrare i ricordi dei luoghi visitati e sarà ancora più bello affrontare il nuovo anno scolastico con tutte le novità che si presenteranno. Ecco la prima: sapete che avrete un nuovo compagno o compagna? Io l'ho saputo oggi; sono sicura che l' accoglierete bene e lo/la farete sentire a proprio agio.
Chissà come siete fatti alti! Sarete anche più giudiziosi? Me lo auguro di cuore! Un bacione a tutti voi e...

...a prestoooo!
La vostra maestra

Volevo aggiungere un avviso: i primi due giorni, il 16 e il 17 l'orario sarà dalle ore 8,00 alle ore 11,00

giovedì 24 giugno 2010

Siamo stati "GRANDI"

Davvero, bambini, siamo stati eccezionali: prima di tutto voi, che vi siete adoperati con serietà ed impegno a realizzare moltissimi manufatti e poi i vostri genitori, che, con cuore generoso, hanno acquistato i vostri lavori, permettendo così di raccogliere una cifra di grande rispetto, che è già stata devoluta alla S.P.I.A.
Ormai siamo tra i sostenitori più attivi e lo dimostra il manifesto che hanno fatto stampare per noi.

A dimostrazione del versamento effettuato a nome di tutte le classi terze, ecco copia del C/C

mercoledì 16 giugno 2010

W. I carboidrati

E finalmente il gran giorno: eccoci pronti ad esibirci davanti ai nostri genitori. Un ultimo sforzo e saremo in vacanza!

lunedì 7 giugno 2010

Tappe di avvicinamento alla recita

Quest'anno, in seno al progetto di educazione alimentare, ci siamo occupati dei carboidrati, quindi eccoci intenti allo studio e poi, alla preparazione della recita dal titolo: PA...ne PA...sta che delizia!




La mostra-mercato!

E giorno 4 giugno, dopo i grandi preparativi eccoci pronti alla vendita dei nostri manufatti. Il ricavato sarà devoluto all'Associazione S.P.I.A, che sostiene il reparto di Oncoematologia dell'Ospedale dei bambini di Palermo!Ecco alcune immagini.

giovedì 3 giugno 2010

Eventi per la fine dell'anno scolastico!

Sembra ieri, ma anche quest'anno scolastico volge al termine. Comincia una settimana frenetica, ricca di eventi.



Potete ammirarci mentre ci applichiamo alle varie attività: ritagliare, incollare, dipingere, costruire.

giovedì 27 maggio 2010

Il telaio

Avendo studiato in storia le conquiste dell'uomo; con la nostra maestra, abbiamo esperimentato anche noi, costruendo, a nostra volta un piccolo telaio e realizzando un pezzetto di tessuto di lana.

lunedì 3 maggio 2010

Le nostre esperienze...


Non so da che parte incominciare...
Quando avevo sei anni ed era il primo giorno di scuola, ero molto preoccupato, perchè non conoscevo ancora nessuno. Quando sono entrato in classe, non sapevo cosa dire. Appena mi sono seduto al mio banco ero molto preoccupatoperchè, mi sembrava che tutti mi guardavano. Quando eravamo tutti, ci siamo presentati, abbiamo iniziato la lezione e abbiamo imparato l'alfabeto. Io avevo un po' di difficoltà, ma poi l'ho imparato. Durante la ricreazione ho conosciuto tutti e devo dire che non ero preoccupato per niente. Poi era finita la scuola ed ero molto felice e non vedevo l'ora di ritornarci.
Armando Alletto
Un'esperienza a scuola
Da un po' di anni a scuola facciamo un progetto per aiutare i bambini ammalati. Li aiutiamo raccogliendo fondi, cioè vendiamo delle cose fatte da noi con le mani e con il cuore. L'associazione a cui vanno i soldi si chiama S.P.I.A.
Io ho fatto tanti lavoretti, uno di questi è una pietra dipinta.
A Natale abbiamo organizzato un mercato in una piazza di Palermo e molta gente si è fermata a comprare i nostri oggetti. Noi bambini siamo molto contenti di dare un piccolo contributo e ci divertiamo anche tanto.
Sofia Varrica
La mia scuola
Un luogo dove ho vissuto delle belle esperienze è la scuola. Anche quest'anno abbiamo lavorato ad un progetto pomeridiano con i miei compagni e la mia maestra Adele. Ci riunivamo a scuola e facevamo dei lavori tutti insieme. Quello che mi è piaciuto di più è stato mettere insieme tante poesie, ricette e proverbi, sia siciliani che italiani, per realizzare un calendario. Mi è piaciuto quando Marta ha portato un disco di musiche siciliane e la maestra si è messa a ballare con Rachele, per farci vedere come fare. Che bello! E' stata un'esperienza meravigliosa!
Roberta Rizzuto

Storie di amicizia...




Ho trovato un amico


Una volta quando ero in asilo ho trovato un amico che si chiama Gabriele.
La prima volta che ho parlato con lui era un po' timido, ma poi ho incominciato a giocare con lui.
Dopo un po' di giorni ci siamo conosciuti meglio e abbiamo stretto una grande amicizia che dura ancora oggi.
Poi quando siamo cresciuti siamo anche andati allo stesso calcetto e nella stessa classe e l'amicizia era sempre più forte.
E siamo amici anche oggi e non ci separerà mai nessuno.
Enrico Troia


Al Campetto

Una mattinata io e Lori abbiamo detto a Danilo (nostro vicino di casa ): “Danilo scendiamo al campo?” “Si aspettate che mi vesto!”Rispose lui. Dopo un po’, Io:” Dani sei pronto?” E lui:” Aspetta che mi metto le scarpe e il profumo!” Noi, intanto, stavamo aprendo la porta e i due cancelli. Arrivammo a casa e poi Danilo si affacciò e non ci vide, ma io lo chiamai.
Scese e giocammo, prima a rincorrerci e Lori dovette acchiapparci; giocammo in questa maniera tutta la mattinata. Poi giocammo un poco a nascondino ed a palla avvelenata ed il primo ad essere eliminato fu Lori, dopo un po’ io e vinse Danilo. In più facemmo ginnastica. Fu una giornata bellissima.
Federica Patti

Ho trovato un'amica
Un giorno sono andata alla villa e ho conosciuto una bambina di nome Anna, abbiamo giocato insieme e abbiamo fatto l'altalena, lo scivolo e tanti altri giochi e dopo fatti tutti i giochi, io ero stanca, anche Anna lo era e ce ne siamo andate insieme.
Lei è venuta a casa mia e abbiamo giocato con le Barbie, poi abbiamo fatto la merenda. Dopo un po' se n'è andata, ma io la vedevo lo stesso altre volte perchè abitavamo vicino e io andavo anche a casa sua.
Gaia Romano

domenica 2 maggio 2010

Ho fatto un sogno...




Stanotte ho fatto un sogno stranissimo...

Una notte ho fatto un sogno molto strano, si trattava di questo: ho sognato che un alieno veniva dentro casa e mi portava nella sua navicella spaziale . A un certo punto ho visto tutto lo spazio terrestre e gli alieni mi hanno portato su Marte, poi da vicino ho visto il Sole, la Luna e pure Saturno con gli anelli attorno.
Poi con le pistole laser mi stavano uccidendo, ma io a quel punto mi sono svegliato di botto e mi sono messo nel letto di mamma e papà.
Gabriele Mazzamuto




Stanotte ho fatto un sogno stranissimo

Stanotte ho fatto un sogno veramente stano. Ero nel Medioevo ed ero uno dei più fidati dei cavalieri di Re Artù. Un giorno mi disse: “Dovrai affrontare una missione molto ma molto pericolosa; dovrai andare nella grotta del drago e salvare la principessa Emma che è in pericolo.”
Io andai nella stalla e presi il mio cavallo, ci salii sopra e andai a cercare la grotta dove il drago teneva prigioniera la principessa. Prima delle cinque del pomeriggio trovai la grotta ed entrai piano, piano, uccisi il drago, presi la principessa e andammo da Re Artù. Il Re mi disse:” Ottimo lavoro, cavaliere Manfredi”
Manfredi Mavaro

Stanotte ho fatto un sogno stranissimo...

Stanotte ho fatto un sogno strano: ho sognato che ero nel mio letto e ad un tratto arrivò un colpo di vento che fece volar via le coperte e i vestiti e allora tante piccole fatine della luce, del vento e del calore costruirono una piccola altalena di foglie e fiori. Poi mi svegliarono, mi fecero salire sull'altalena e mi portarono lassù nel cielo nel cuore della notte. Nel cielo c'erano la luna e le stelle che mi avvolsero nel loro colore e quando mi rilasciarono, venni fuori con un incantevole vestito blu, celeste e bianco. La luna poi mi diede delle coperte bianche brillantate. Poi le fatine mi riportarono giù. Ma all'improvviso mi risvegliai e le fatine non c'erano più. Guardai il mio pigiama ed era sempre lo stesso, guardai le coperte ed rano quelle mie con i coniglietti rosa. Dissi fra me: " Che strano sogno"!!! E mi rimisi a dormire.

Anna Cancelliere

giovedì 29 aprile 2010

Visita al museo Gemmellaro

La visita al museo è stata un'esperienza indimenticabile! Abbiamo visto dal vivo tutto quello che abbiamo studiato in storia quest'anno.

lunedì 26 aprile 2010

Quella volta la combinai grossa...


E adesso qualche monelleria!!! Non siamo mica santi!!!


Quella volta la combinai grossa

Io sono un bambino tranquillo e ascolto le raccomandazioni dei grandi . Però una volta ho combinato un pasticcio . Io ero piccolo ed eravamo in campagna avevo 5 anni . Il papà mi aveva detto : ”Non giocare nel roseto che ti puoi fare male”. Però dopo 20 minuti me lo dimenticai e andai nel roseto . Dopo un po’ di tempo però mi graffiai e mi feci male e papà mi sgridò: ”Te l’avevo detto non dovevi giocare nel roseto”. Io gli risposi: ”Papà me lo sono dimenticato”. Secondo me la sua sgridata era giustificata perché ero piccolo e non sapevo le conseguenze. Mi sono sentito in colpa ho rimediato aiutando papà a mettere in ordine le sue cose .
Manfredi Mavaro

Quella volta la combinai grossa.

Io sono una bambina tranquilla e ascolto le raccomandazioni ma a volte le scordo . Una volta è arrivata mia zia a Mondello e mamma mi diceva: ”Marta non uscire dal cancello”. Io volevo cercare mia zia , sono uscita dal cancello sono andata incontro a mia zia e siamo tornate da mamma che era preoccupata è mi ha sgridata. Sono stata sgridata da mamma e secondo me la sgridata era giustificata perché la mamma mi aveva raccomandato di non uscire ed io l’ho fatto. Mi sono sentita in colpa , ho voluto rimediare aiutando la mamma nelle faccende e dandole un bacio.
Marta Mannarano
Quella volta la combinai grossa

Io sono un bambino molto vivace e certe volte ascolto le raccomandazioni dei grandi e certe volte no, infatti una volta ho rotto la tv grande. Un giorno stavo guardando la tv però si vedeva un po’ male ed io ho provato al aggiustarla ho messo la mano dietro la tv ho trovato il cavo dell’ antenna e l’ho tirato, questo si è staccato e non si vedeva più niente e mio padre mi ha sgridato. Secondo me la sgridata era meritata perche ho rotto la tv grande. Mi sono sentito un po’ giù di morale, e volevo rimediare in un modo o nell’altro.
ALESSANDRO LOMBINO

Quella volta la combinai grossa.

Io sono una bambina tranquilla. Ascolto le raccomandazioni dei grandi. Una volta ho combinato una cosa molto grossa: la mia mamma mi aveva raccomandata di stare attenta alla pianta nuova . Stavo facendo le capriole nel salotto e a un certo punto con il piede ho sbattuto nella pianta e l’ho fatta cadere. Appena i miei genitori l’hanno visto mi hanno sgridato insieme. Secondo me la sgridata era giustificata perché non è giusto che si rompa la pianta nuova. Mi sono sentita molto triste e per rimediare ho voluto aiutare la mamma a togliere la terra che era caduta.
Rachele Cannistraro

mercoledì 21 aprile 2010

Le leggende

Sappiamo che è un argomento che abbiamo affrontato tempo fa, addirittura nel primo quadrimestre, ma volevo farvi usare un programma nuovo, quindi saranno pubblicate adesso le vostre leggende. Noterete che adesso i vostri testi sono molto più ricchi rispetto ad allora!!!
Vi preannuncio che ci lavoreremo domani!

domenica 21 marzo 2010

Le nostre fiabe!!!


I nostri prossimi testi saranno...le fiabe!!! Belle, nuove ed originali!!!
Il bambino e il drago malvagio
C’era una volta … un bambino di nome Salvo e ogni giorno andava a giocare nel bosco con i suoi amici a nascondino. Intervenne un drago malvagio che mentre Salvo stava andando a fare battipanni libera tutti, il drago con il fuoco spezzò il tronco dell’albero e cadde in testa a Salvo. Una fata che abitava nel bosco con due colpi di bacchetta magica decise di aiutare Salvo a sollevare il tronco poi visto che Salvo si era fatto male, la fata con un colpo di bacchetta magica lo curò. Subito dopo gli diede un medaglione magico, in modo che Salvo poteva sconfiggere il drago malvagio e così Salvo visse felice e contento.

Gabriele Mazzamuto
Liù Più
C’era una volta … una ragazza di nome Liù Più, che viveva in una fattoria e aveva dodici anni. Un giorno si avventurò per cercare dei funghi, si fece pomeriggio e non aveva trovato nemmeno un fungo però vide una casa e pensò di entrare, non era una bella casa era abitata da una strega. Entrò e vide la strega e nemmeno il tempo di entrare che le fece un incantesimo. La fece starnutire per sempre. La ragazza corse via starnutendo ogni cinque minuti anche quando dormiva. Si fece sera e Liù Più chiese alle stelle:”Oh mie care stelle ecciù! vi prego fatemi ecciù! smettere di ecciù! starnutire!” Dopo un po’di tempo la ragazza non starnutì più, le stelle l’avevano accontentata. E visse per sempre felice e contenta.
Sofia Varrica
La regina delle nevi e la bambina
C’era una volta … Una regina buona e gentile che accontentava tutti i bambini ma un giorno un mago le riempì il cuore di odio, la fece diventare cattiva e sgarbata e la soprannominò regina delle nevi colei che distrugge tutto con il suo freddo. La regina possedeva una bacchetta magica con una stellina bianca che significava neve e freddo e all’interno conteneva un diamante bianco e se si fosse rotto la regina sarebbe diventata di nuovo buona e gentile. Per tanti anni la regina visse indisturbata ma un giorno decise di congelare tutto. Ma sulla terra una bambina di nome Angelica si stancò di tutto questo freddo e si domandava perché in primavera ci fosse tutto questo freddo. In quel momento le apparve una fata e le disse: ”Sulla montagna c’è una regina che possiede una bacchetta magica con cui gela tutto il mondo”. Poi scomparve, la bambina si mise in viaggio verso la montagna, appena vide la regina cercò di levarle la bacchetta e di rompere il diamante ma la regina la congelò ma all’improvviso apparve la regina del calore che ruppe il ghiaccio che intrappolava la bambina e ruppe il diamante e rese di nuovo la regina buona e gentile. E vissero felici e contenti.
Anna Cancelliere
Lo stregone e il bambino

C’era una volta un bambino che dormiva a casa sua con sua madre. Un giorno uscì per andare a trovare la nonna e le voleva portare dei fiori e una minestra calda. Mentre ci andava vide una cosa che si nascondeva dietro un cespuglio: era uno stregone malvagio che portò via il bambino di nome Giorgio nel suo castello. Giorgio era nella prigione del mago di nome Gek. Giorgio aveva paura e voleva tornare a casa da sua madre. Per aiutarlo venne una fata che fece sparire le sbarre della prigione con la bacchetta magica. E così Giorgio tornò a casa della mamma felice e contento lasciando lo stregone nel castello.
Alessandro Morga
La bambina e la topolina magica
C'era una volta una bambina gentile e affettuosa di nome Katia. Però lei aveva un peggior nemico, uno stregone che le disturbava la vita, questo nemico si chiamava Ronso.
Un giorno Katia passeggiando per la città vide una topolina e le chiese se aveva un potere e la topolina disse di no, ma le disse che se aveva un problema, poteva aiutarla lo stesso. Fecero amicizia e Katia le raccontò il suo problema: " Uno stregone di nome Ronso mi ha rubato un carillon della fortuna". Visto che per lei era semplice risolvere il problema, la topolina andò nella sua tana, ritornò da Katia e le diede una mano elettronica che non fa rumore.
Di notte, mentre Ronso dormiva, Katia infilò la mano elettronica nella caverna e si riprese in carillon e Katia, in mente, disse: " E vai!" Poi chiamò la topolina e le disse che aveva preso il carillon e le chiese di vivere con lei. La topolina accettò e festeggiarono.
Roberta Rizzuto

martedì 16 marzo 2010

Il mondo delle favole...





L’ape e il coniglietto

C’era una volta in un bosco un’ape che era molto invidiosa soprattutto di un coniglietto. L’ape era talmente invidiosa che voleva essere il coniglietto. Un giorno l’ape andò dal coniglietto e gli disse: “Coniglietto, io voglio essere te!” Il coniglietto le rispose: “ Ognuno è sé stesso” L’ape restò con quest’invidia e tornò verso il suo alveare, si fece sera e l’ape andò a dormire. La mattina seguente l’ape capì che non doveva essere invidiosa, capì anche che doveva apprezzare le cose che aveva, andò dal coniglietto e gli disse: “ Ho cambiato idea, voglio essere me stessa.”
Questa favola insegna che non si deve essere invidiosi.
Manfredi Mavaro



La volpe e la cicala

C’erano una volpe e una cicala che erano molto amiche e giocavano ogni giorno. Un giorno andarono nella foresta a campeggiare e quando avevano finito di montare la tenda la volpe andò a tagliare alberi e la cicala andò a raccogliere frutti per pranzo. Dopo un po’ di tempo la volpe è stata catturata da un leone e gridò: “Aiuto!” La cicala udì l’urlo della volpe, corse fino a una caverna e vide il leone che stava per mangiare la sua amica. Allora la cicala prese un ago e lo lanciò al leone e questo svenne e la cicala liberò la volpe e vissero felici e contenti.
Anche i prepotenti possono essere gentili.
Armando Alletto



Il coccodrillo e lo squalo


C’era una volta un coccodrillo che cercava del cibo e vide la coda di uno squalo, ma pensava che fosse la coda di un pesce e si avvicinò piano piano e afferrò la coda: Lo squalo si voltò e il coccodrillo sapeva di avere sbagliato e chiese scusa allo squalo. Il giorno dopo il coccodrillo incontrò lo squalo e diventarono amici, si organizzarono e andarono a vedere la partita insieme. Alla fine della partita ritornarono a casa loro a mangiare. Un giorno arrivarono i subacquei con il fucile e catturarono il coccodrillo; lo squalo udì il suo segnale di pericolo e con i suoi denti affilati liberò il coccodrillo e insieme sconfissero i subacquei.
Questa favola insegna che gli amici si aiutano.
Sebastiano Antoci


Il coniglio e il cavallo

C’era una volta un coniglio che viveva in un bosco. Un giorno il coniglio si avventurò nella foresta e incontrò un cavallo. “Scusi, sa dov’è la foresta?” Chiese il coniglio. Il cavallo disse che la foresta si trovava vicino a casa sua. Il coniglio gli chiese se poteva accompagnarlo, ma il cavallo che non lo poteva accompagnare perché era impegnato, quindi il coniglio non poteva arrivare nella foresta e rimase nel bosco.
La morale di questa storia è che chi non sa dov’è un posto non deve andare da solo.
Alessandro Morga
Il coniglio e la mucca
C'era una volta in una fattoria una mucca che non faceva più latte e allora il contadino, visto che la mucca non faceva più latte, decise di ucciderla per la carne. Il coniglio, che voleva aiutate la sua amica mucca, di notte con i suoi denti riuscì a rompere tutti gli attrezzi, le lame e i coltelli. Il contadino trovò tutti gli attrezzi rotti ed era troppo povero per permettersi degli altri attrezzi e il coniglio così salvò la mucca. Poi il giorno dopo, nel boosco del coniglietto arrivarono dei cacciatori che volevano prendere il coniglio. La mucca venne a saperlo dal suo amico corvo e la mucca andò in aiuto e poi arrivò e con un balzo sconfisse i cacciatori e il coniglio disse alla mucca: "Grazie, amica mia" E la mucca disse: "Prego".
Questa favola insegna che chi fa una buona azione viene ricambiato.
Marta Mannarano
Il cavallo e la pecora

C’era una volta in una campagna una pecora che era molto vanitosa perché aveva un pelo bello e morbido ogni giorno il suo padrone la portava a pascolare. Un giorno la pecora vide che il padrone non arrivava per portarla a pascolare allora pensò che aveva avuto un problema con la moglie o con i figli. Aspettò un’ora ma del padrone non c’era traccia. La pecora in silenzio uscì dal recinto e andò vicino la casa e vide che il padrone stava dedicando il suo tempo a un cavallino piccolo un po’ bruttino che non aveva tanto pelo. L’indomani la pecora vanitosa prese in giro il cavallino per tutto il giorno perché lei aveva un pelo bello e morbido invece lui l’aveva corto, ruvido e sporco. Il cavallino cresceva con i mesi e il pelo della pecora allungava. Arrivò il tempo di tagliare il pelo e la pecora rimase nuda invece il cavallo era cresciuto e aveva un manto bellissimo. Il cavallo ora prende lui in giro la pecora.
Chi è troppo sicuro di sé finisce male.
Anna Cancelliere

Il cane e il coniglietto
C’era una volta un cane e un coniglietto. Un giorno il cane va per il bosco e incontra un coniglietto e gli dice: ”Dove stai andando?” Il coniglietto rispose che stava andando nella sua tana. Il cane lo inseguì perché lo voleva mangiare. Appena il coniglietto arrivò nella tana il cane lo fece spaventare, allora il coniglietto gli chiese: “Perché mi hai inseguito?”. Il cane rispose.” Ti ho inseguito perché ti volevo mangiare!” IL coniglietto furbo si fece inseguire per tutta la tana, così il cane si stancò di correre e il coniglietto andò nel bosco.
Allora il coniglietto la scampò e il cane non mangiò niente
A volte i più piccoli la scampano dai più grandi
Gabriele Mazzamuto
Il delfino e lo squalo

C’era una volta un delfino e uno squalo che viveva nella barriera corallina. Un giorno il delfino si perse nel mare, era molto piccolo e non conosceva i pericoli del mare, disse:"Mi sono perso, non trovo più la strada di casa". Uno squalo che passava di là disse al delfino:"Ti accompagno io, non aver paura" Il delfino disse:"Sì". Nuotando, nuotando incontrarono un polpo che disse:" Non fidarti dello squalo, è pericoloso". Ma il delfino non lo ascoltò e arrivò a casa.
Anche i cattivi a volte hanno un cuore.
Sofia Varrica

giovedì 25 febbraio 2010

I nostri racconti fantastici




Il mostro 3C


Quando avevo tre anni, mentre dormivo, senza i miei genitori sentivo un rumore che faceva pummm pumm e dopo questo rumore mi apparivano due occhi con lo sguardo cattivo. Io chiamavo i miei genitori, ma quasi non avevo voce. Io cercavo di non guardarlo e poi…lo sentii parlare:”Sebiiii Sebiii” Questo mostro si chiamava 3 C. Alla fine non ho avuto più paura di lui, perché era un sogno. Ho capito che quando appariva, riuscivo a cacciarlo.
Sebastiano Antoci




Un ponte per i Puffi



C’era una volta in un bosco un puffo di nome Forzuto, che abitava in un fungo con gli altri suoi amici di nome: Brontolone, Marco e tanti altri puffi.
Un bel giorno i puffi andarono nel bosco e decisero di costruire un ponte. Però erano stanchi, così si riposarono un po’ e dopo ricominciarono a costruire il ponte.
Dopo due giorni Forzuto andò nel ponte, mentre gli altri puffi dormivano, si mise a lavorare e finì il ponte. Così i puffi hanno potuto attraversare il fiume.
Alessandro Morga


L’orco


C’era una volta un orco che viveva su una montagna. Un giorno un bambino di nome Tim entrò nella grotta dove viveva l’orco, che si chiamava Kakau.
L’orco pensò:” Mi mangio per cena l’intruso? Come lo condisco?” E gli venne un’ottima idea: “Lo condisco con: delle carote, con dei carciofi, con dei pomodorini”.
Arrivò la sera e l’orco disse al bambino:” Ti vuoi fare il bagno nell’acqua calda? Ti sentirai meglio!”Tim rispose: “Sì, grazie però non farla troppo calda se no mi brucio”. L’orco rispose:” Va bene” e preparò la pentola, tagliò il condimento e disse:” Puoi entrare nella pentola che ti farà da vasca”.
Tim capì che l’orco lo voleva mangiare e scappò così velocemente che l’orco non se ne accorse neppure.
Sofia Varrica


Il drago di Marachina

Nell’ era preistorica in un castello c’ era un re di nome Artin che aveva un figlio di nome Artù, la madre di nome Maichi e delle guardie. Un giorno il padre Artin disse al figlio :"Figlio mio sono preoccupato, il drago sta attaccando Marachina il mio popolo! Aiutami!" Il figlio disse al padre: "Padre se io non tornerò il drago ti perseguiterà, però se io tornerò il mostro lo cucineremo allo spiedo. Allora il padre:" Se tu torni con il drago alle calcagna ti bandirò dal popolo e andrai nei paesi dei draghi. "Padre non ti deluderò!" Artù coraggiosamente salutò la mamma e se ne andò. Tra le piante del bosco vide una caverna con scritto:"Per favore non disturbare sto riposando" Artù ne approfittò e andò a prendere il drago. Il padre era in pensiero con la madre e dissero:"Dov’è Artù? Dov’è?" Perché Artù non ritornava da tre giorni. Alla fine Artù tornò con il drago, lo cucinarono, il popolo fece festa e vissero felici e soprattutto contenti.

Federica Patti

venerdì 5 febbraio 2010

I nostri racconti realistici





Un'avventura al mare
Io ho avuto paura di qualcosa: si trattava di una murena fra i piedi, perchè un giorno ero andata a Levanzo, ero arrivata al mare e volevo prendere dei paguri. Ad un certo punto mi sono ritrovata questa murena in mezzo ai piedi. Ho vinto la mia paura perchè c'era mia madre in riva e alla fine non mi sono più preoccupata.
Marta Mannarano



Il buio
Una sera ero nel corridoio di casa mia e immaginavo che c'erano i mostri perchè c'era buio. Io, infatti, ho paura del buio. Allora ho acceso la luce e il buio è scomparso. Così ho vinto la mia paura.
Alessandro Lombino

Una paura reale
Io a tre o quattro anni avevo paura del buio. La sera mi venivano brutti pensieri e non riuscivo a dormire e mi rifugiavo sotto le coperte.
Poi mia madre mi ha detto che devo pensare a cose che mi piacciono e così ho vinto la paura. Allora non ci ho pensato più e non ho avuto più paura del buio.
Armando Alletto
Un'avventura in cantina
Io ho paura del buio. Una volta a sei anni mio fratello mi ha chiuso a chiave in cantina al buio. Io avevo paura perchè non c'era la luce e non potevo uscire. Poi ho chiamato a voce alta mia madre e mi ha fatto uscire. Mia madre mi ha spiegato che non dovevo avere paura del buio, perchè potevo accendere la luce. E così ho vinto la mia paura.
Enrico Troia

La paura degli insetti

Io ho paura degli insetti come: gli scarafaggi, le formiche rosse, i punteruoli rossi, gli scarabei, ecc...Allora ho detto che ogni volta che vedo insetti vicino a me, devo solamente allontanarmi e non gridare, Alla fine ho vinto la paura e ho capito che anche gli insetti sono animali, forse un po' bruttini. Io ho imparato che anche gli insetti si devono rispettare, perchè hanno pure loro il diritto di vivere.

Anna Cancelliere



Paura di un serpente

Io una volta sono andato a visitare un acquario e ho avuto paura di un serpente: si trattava di una vipera che mi stava salendo addosso e sono corso subito da mia madre.
Io ho vinto la mia paura perchè ero vicino a mia madre, quindi avevo capito che non mi poteva succedere niente.
Gabriele Mazzamuto



Paura di un topolino


Io quando ero con mio nonno in cantina mi ero spaventata perchè c'era un topo. Ho gridato perchè mi ero spaventata molto e dopo un po' mi passò tutta la paura, perchè era più piccolo di me e così da quella volta non avevo più paura dei topi. Io comunque ho avuto coraggio perchè c'era mio nonno insieme a me.

Gaia Romano