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giovedì 25 febbraio 2010

I nostri racconti fantastici




Il mostro 3C


Quando avevo tre anni, mentre dormivo, senza i miei genitori sentivo un rumore che faceva pummm pumm e dopo questo rumore mi apparivano due occhi con lo sguardo cattivo. Io chiamavo i miei genitori, ma quasi non avevo voce. Io cercavo di non guardarlo e poi…lo sentii parlare:”Sebiiii Sebiii” Questo mostro si chiamava 3 C. Alla fine non ho avuto più paura di lui, perché era un sogno. Ho capito che quando appariva, riuscivo a cacciarlo.
Sebastiano Antoci




Un ponte per i Puffi



C’era una volta in un bosco un puffo di nome Forzuto, che abitava in un fungo con gli altri suoi amici di nome: Brontolone, Marco e tanti altri puffi.
Un bel giorno i puffi andarono nel bosco e decisero di costruire un ponte. Però erano stanchi, così si riposarono un po’ e dopo ricominciarono a costruire il ponte.
Dopo due giorni Forzuto andò nel ponte, mentre gli altri puffi dormivano, si mise a lavorare e finì il ponte. Così i puffi hanno potuto attraversare il fiume.
Alessandro Morga


L’orco


C’era una volta un orco che viveva su una montagna. Un giorno un bambino di nome Tim entrò nella grotta dove viveva l’orco, che si chiamava Kakau.
L’orco pensò:” Mi mangio per cena l’intruso? Come lo condisco?” E gli venne un’ottima idea: “Lo condisco con: delle carote, con dei carciofi, con dei pomodorini”.
Arrivò la sera e l’orco disse al bambino:” Ti vuoi fare il bagno nell’acqua calda? Ti sentirai meglio!”Tim rispose: “Sì, grazie però non farla troppo calda se no mi brucio”. L’orco rispose:” Va bene” e preparò la pentola, tagliò il condimento e disse:” Puoi entrare nella pentola che ti farà da vasca”.
Tim capì che l’orco lo voleva mangiare e scappò così velocemente che l’orco non se ne accorse neppure.
Sofia Varrica


Il drago di Marachina

Nell’ era preistorica in un castello c’ era un re di nome Artin che aveva un figlio di nome Artù, la madre di nome Maichi e delle guardie. Un giorno il padre Artin disse al figlio :"Figlio mio sono preoccupato, il drago sta attaccando Marachina il mio popolo! Aiutami!" Il figlio disse al padre: "Padre se io non tornerò il drago ti perseguiterà, però se io tornerò il mostro lo cucineremo allo spiedo. Allora il padre:" Se tu torni con il drago alle calcagna ti bandirò dal popolo e andrai nei paesi dei draghi. "Padre non ti deluderò!" Artù coraggiosamente salutò la mamma e se ne andò. Tra le piante del bosco vide una caverna con scritto:"Per favore non disturbare sto riposando" Artù ne approfittò e andò a prendere il drago. Il padre era in pensiero con la madre e dissero:"Dov’è Artù? Dov’è?" Perché Artù non ritornava da tre giorni. Alla fine Artù tornò con il drago, lo cucinarono, il popolo fece festa e vissero felici e soprattutto contenti.

Federica Patti

venerdì 5 febbraio 2010

I nostri racconti realistici





Un'avventura al mare
Io ho avuto paura di qualcosa: si trattava di una murena fra i piedi, perchè un giorno ero andata a Levanzo, ero arrivata al mare e volevo prendere dei paguri. Ad un certo punto mi sono ritrovata questa murena in mezzo ai piedi. Ho vinto la mia paura perchè c'era mia madre in riva e alla fine non mi sono più preoccupata.
Marta Mannarano



Il buio
Una sera ero nel corridoio di casa mia e immaginavo che c'erano i mostri perchè c'era buio. Io, infatti, ho paura del buio. Allora ho acceso la luce e il buio è scomparso. Così ho vinto la mia paura.
Alessandro Lombino

Una paura reale
Io a tre o quattro anni avevo paura del buio. La sera mi venivano brutti pensieri e non riuscivo a dormire e mi rifugiavo sotto le coperte.
Poi mia madre mi ha detto che devo pensare a cose che mi piacciono e così ho vinto la paura. Allora non ci ho pensato più e non ho avuto più paura del buio.
Armando Alletto
Un'avventura in cantina
Io ho paura del buio. Una volta a sei anni mio fratello mi ha chiuso a chiave in cantina al buio. Io avevo paura perchè non c'era la luce e non potevo uscire. Poi ho chiamato a voce alta mia madre e mi ha fatto uscire. Mia madre mi ha spiegato che non dovevo avere paura del buio, perchè potevo accendere la luce. E così ho vinto la mia paura.
Enrico Troia

La paura degli insetti

Io ho paura degli insetti come: gli scarafaggi, le formiche rosse, i punteruoli rossi, gli scarabei, ecc...Allora ho detto che ogni volta che vedo insetti vicino a me, devo solamente allontanarmi e non gridare, Alla fine ho vinto la paura e ho capito che anche gli insetti sono animali, forse un po' bruttini. Io ho imparato che anche gli insetti si devono rispettare, perchè hanno pure loro il diritto di vivere.

Anna Cancelliere



Paura di un serpente

Io una volta sono andato a visitare un acquario e ho avuto paura di un serpente: si trattava di una vipera che mi stava salendo addosso e sono corso subito da mia madre.
Io ho vinto la mia paura perchè ero vicino a mia madre, quindi avevo capito che non mi poteva succedere niente.
Gabriele Mazzamuto



Paura di un topolino


Io quando ero con mio nonno in cantina mi ero spaventata perchè c'era un topo. Ho gridato perchè mi ero spaventata molto e dopo un po' mi passò tutta la paura, perchè era più piccolo di me e così da quella volta non avevo più paura dei topi. Io comunque ho avuto coraggio perchè c'era mio nonno insieme a me.

Gaia Romano