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mercoledì 10 maggio 2017

I figli sono come aquiloni!

Abbiamo letto e commentato la poesia di Erma Bombeck, scrittrice statunitense ed ha stimolato una vivace conversazione, con l'esposizione di molti punti di vista.
Ne condivideremo alcuni.

Così scrive Valerio...
Io mi sento un po' un aquilone. Sempre attaccato alla persona che lo guida che appena leva la mano dal filo, l'aquilone svolazza nell'aria. 
Però secondo me il filo si deve un po' allungare e staccare dalla mano, perché sto diventando grande e io credo che i miei genitori devono farmi fare alcune cose da solo per abituarmi alla vita da grande. 
Detto questo mia madre è una persona speciale che mi aiuta sempre e il mio rapporto con lei non cambierà mai, anche se lascerà il filo.
Valerio Pelleriti

Così scrive Simona 

Per me la mamma è un supereroe, perché quando ho bisogno di lei, lei c’è, quando mi sento sola lei c’è; insomma lei è tutto per me.
Io mi sento un aquilone e temo che quel filo si spezzi perché i miei genitori soprattutto mia mamma si aspetta molto da me e lei pensa che io sia già  molto matura e per alcune cose indipendente e che non ho bisogno di nessuno.
Per loro sono già matura ma io non voglio esserlo così tanto presto, voglio ancora le solite coccole di mamma, ma meno male che c’è mio padre che come ogni papà pensa che sono ancora la sua piccola cucciola, e pensa che non sia pronta a fare già le piccole cose come per esempio rimanere a casa da sola oppure cucinare e altre cose così.
Diciamo la verità ho un papà molto ma molto diverso dalla mamma. 
                                                                                                            Simona Levantino

Così scrive Giorgia...
Per me la mamma è una guida che mi aiuta a imparare quello che si deve fare o no che mi insegna le cose che non so. Io sono ancora un aquilone che piano piano mi alzo nel vento. Io spero che il filo non si spezzi subito, ma non vuol dire che non devo continuare ad alzarm,i anzi in questo periodo noi ragazzini di quasi prima media, crediamo di sapere tutto, ma in realtà noi abbiamo un cervello che ancora si deve sviluppare .I genitori non devono lasciarci più filo solo perchè abbiamo delle teste di coccio e loro si stancano di sentirci lamentare, perchè ancora non siamo del tutto maturi. Il filo si deve lasciare lentamente man mano che i bambini crescono .

Giorgia Puccio

Così scrive Josuva...
Per me la mamma è come un tesoro, una cosa preziosa che ti dà tutto ciò che serve: medicine , cibo , acqua ... Mi sento un po' un aquilone a cui i genitori lasciano il filo troppo velocemente forse perchè si fidano di me. Temo molto che quel filo si spezzi troppo in fretta e che mi  possa sentire abbandonato, però so che devo andare per la mia strada e che loro, i miei genitori resteranno sempre nel mio cuore.
Josuva Jeevan

Così scrive Zaccheo...
Il mio pensiero è quello che io sia un aquilone ma un aaquilone con il filo troppo vicino ai miei genitori che non capiscono che io cresco in fretta. Pensano che io non sia grande abbastanza per determinate cose specialmente mio padre. Mia madre invece è più convinta che io debba imparare a cavarmela da solo. Però essere un po'coccolato non è un dispiacere anche se in futuro dovrò essere più indipendente. Io temo che il filo si spezzi perchè è brutto pensare ad una vita senza genitori ma una vita senza obblighi e raccomandazioni non sarebbe male. Invece parlando della mamma c'è da divertirsi perchè quqndo si arrabbia ci sarebbe da scappare. Ma io le voglio un mondo di bene e secondo me se si dovesse fare una similitudine su di lei io direi che è come un prato verde che offre i suoi alberi che a loro volta fanno frutti per tutti.
Per me la mamma è così!
Zaccheo Picciotto

1 commento:

Maestra Adele ha detto...

Bravi Valerio e Simona!
Attendo gli altri testi, ragazzi! 😊