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sabato 2 dicembre 2017

Tradizioni palermitane per Santa Lucia

Santa Lucia
Santa Lucia,anche se le sue origini sono siracusane ed è patrona di Siracusa, occupa un posto speciale nel cuore dei palermitani, che il 13 dicembre, giorno della sua festa si astengono dal mangiare pane e pasta. Questo per ricordare il miracolo della Santa, che salvò la popolazione palermitana dalla carestia nel 1646, facendo arrivare nel porto proprio quel giorno un bastimento carico di grano. La gente, che per tanto tempo aveva sofferto la fame, non aspettò di macinare il grano per farne pane e pasta, ma lo bollì per sfamarsi in minor tempo, aggiungendo solo un filo d’olio, creando così la cuccìa. Chiamata così da “coccio” cioè chicco di grano. Col tempo la fantasia dei palermitani trasformò quella che doveva essere la rinuncia a mangiare pane e pasta, in un  giorno ricco di delizie. Non certo una penitenza, poiché risotti, panelle, timballi, crocchè e arancine sono i protagonisti di una giornata all’insegna della golosità.

Come si fa la cuccia?

La cuccia è il grano cotto e poi condito secondo i propri gusti, con crema di latte, chiamata anche “biancomangiare”, oppure con la crema di ricotta.  In tutti e due i casi con aggiunta di cioccolato, zuccata, cannella. Questa pietanza, come altre, nasce all’interno dei monasteri e l’usanza vuole che venga offerta a parenti, amici e vicini di casa.
Il nome cuccia viene da “cocciu” che in siciliano vuol dire chicco.
Per la preparazione, occorre mettere a bagno il grano in acqua fredda per due giorni,
i giorno prima della festa, lavare il grano in acqua corrente e metteterlo a cuocere in una pentola con acqua e un po’ di sale. Far cuocere per circa due ore, scolate l’acqua in eccesso, coprite e lasciate raffreddare.

Si condirà con una delle due creme precedentemente citate, disposta in ciotoline e guarnita con scaglie di cioccolato, cubetti di zuccata, praline di zucchero colorato.


E passiamo alle arancine: condividerò a breve la mia ricetta, le dosi e il procedimento.
Vi avverto che non rispetta il classico procedimento, ma io ho ereditato dalla nonna questa ricetta è così le continuo a preparare.😋



Ingredienti :
Kg 1 di riso, g. 100 di burro, g. 100 caciocavallo grattugiato,4 uova intere, g. 500 carne tritata a ragù g. 300 piselli, g. 200 formaggio tipo caciotta o provoletta, 2 uova sode.

Procedimento: Bollire il riso, scolarlo ed aggiungere il burro finché è caldo, unire anche qualche mestolo di sugo per dare colore e il caciocavallo. Lasciarlo intiepidire e unire le uova.
Intanto ho preparato la carne tritata a ragù alla quale ho aggiunto i piselli. 
A parte triturare il formaggio e le uova sode. Mettere nel palmo della mano una piccola quantità di riso, dentro mettere un po' di carne e un po' di formaggio e uova, un altro po' di riso e chiudere. Fate le "palline" passarle al pangrattato e friggere in olio d'oliva ben caldo. ( io le metto in friggitrice)

1 commento:

Anonimo ha detto...

buone queste arancine!! Anche la cuccia è troppo buona!!!
affettuosi saluti!!! :)
Simona Lucia Punzo